27.8.06

Mozione: Verifica prestazionale della rete fognaria

A seguito di numerose segnalazioni dei cittadini, pervenute al gruppo consiliare “Sostieni Landriano”, relative a numerosi episodi di allagamento di sedi stradali pubbliche e di abitazioni private a causa dei recenti eventi temporaleschi, il gruppo consiliare “Sostieni Landriano” intende sottoporre al voto del Consiglio Comunale la mozione in allegato.
Tale mozione ha l’obiettivo di sensibilizzare l’Amministrazione verso questo annoso problema che crea disagi a molti cittadini e di proporre, ad essa, di programmare una serie di interventi sistematici di controllo e manutenzione della rete, di concerto con l’Azienda che gestisce il sistema fognario.


In fede,

NATALINO ZASSO
ANTONIO BAMBACIGNO
ALESSANDRA STEFANIA PENT
FABIO CANALI
LUIGI CODAZZA


Gruppo Consiliare al Comune di Landriano Sostieni Landriano

MOZIONE DA PRESENTARE AL CONSIGLIO COMUNALE DI LANDRIANO

PREMESSO CHE:
* durante l’attuale stagione estiva si sono verificati alcuni temporali, anche di media intensità, che hanno provocato allagamenti in numerosissime abitazioni del paese a causa di un mal funzionamento della rete fognaria;
* spiacevoli eventi di questo genere sono stati, negli ultimi anni, sempre più frequenti ed hanno arrecato notevoli disagi e danni alla popolazione;

CONSIDERATO CHE:
* se è vero che il dimensionamento di una rete fognaria non possa prevedere lo smaltimento di eventi temporaleschi di eccezionale portata, è altrettanto vero che nella stagione estiva, a causa di temporali anche di media intensità, nella rete fognaria cittadina si verificano ordinariamente vari episodi di entrata in pressione delle tubazioni, con conseguente riversamento del flusso fognario al di fuori della rete;
* la contaminazione di ambienti civili con acque provenienti dalle condotte fognarie altera lo stato di igiene degli ambienti e può potenzialmente avere effetti negativi, anche di grave entità, per la salute delle persone che abitano quegli ambienti;
* non è corretto costringere i cittadini a dotare, a proprie spese, la pertinente rete di proprietà di meccanismi idraulici per evitare il reflusso dell’acqua di fogna all’interno delle abitazioni, a causa di sistematiche inefficienze della rete pubblica;
* la rete fognaria comunale è, ormai da alcuni anni, in gestione al Consorzio Acqua Potabile, con sede a Milano, in Via Rimini 34, che dovrebbe esserne responsabile della manutenzione, della gestione e, quindi, del buon funzionamento;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
ad attivarsi, da subito, per concordare con l’Ente che gestisce la rete fognaria una serie sistematica di interventi di verifica e di eventuale sistemazione, al fine di strutturare efficientemente la rete entro la prossima stagione estiva, con i seguenti obiettivi:
1. verificare l’idoneità della capacità portante dei vari tratti della rete fognaria, anche in considerazione del recente ed enorme sviluppo edilizio del paese;
2. verificare l’integrità e lo stato manutentivo delle condotte di scarico pubbliche e delle caditoie stradali, molte delle quali risultano palesemente ostruite ed incapaci di far defluire l’acqua meteorica;
3. attivare un piano assicurativo per risarcire i cittadini dei futuri danni che uno scorretto funzionamento della rete di smaltimento provocherà ad essi;
4. dare evidenza pubblica alle scelte che l’Amministrazione assumerà nei confronti di questo problema, al fine di una completa e corretta informazione alla cittadinanza.

4.8.06

Esterefatti e basiti

Il Gruppo Consiliare di minoranza “Sostieni Landriano”, in riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Landriano contro Andrea Galbarini, Consigliere del Comune di Vidigulfo, dichiarazioni riportate come testuali dalla Provincia Pavese del 2 agosto 2006, considerato il tono ed il contenuto offensivo di tali dichiarazioni ritiene doveroso manifestare tutta la propria solidarietà al giovane Consigliere e tutto il suo dissenso al Sindaco.

Aguzzi parla di “ingerenze di Vidigulfo” negli affari di Landriano, solo perché infastidito dall’intervento del Galbarini che contestava la scelta di Landriano di non aderire, almeno per l’estate 2006, al programma di pattugliamento notturno coordinato fra i Comandi di Polizia Municipale dei comuni dell’Alto Pavese.

Ci pare davvero curioso che per il Sindaco di Landriano, a seconda delle annate e degli interessi del momento, il tema della sicurezza debba essere considerato alternativamente problema “locale” dei singoli comuni o problema sovracomunale.

A noi di Sostieni Landriano pare evidente che, viste le dimensioni dei comuni dell’Alto Pavese, il problema trovi soluzioni decisamente più efficaci unendo le forze con gli altri comuni del territorio.

Il gruppo consiliare di minoranza concorda con il Consigliere Galbarini che la scelta di tagliare fuori Landriano dall’iniziativa di condividere a livello sovracomunale le risorse della polizia municipale per effettuare anche pattugliamenti notturni sia fortemente discutibile.
È un clamoroso passo indietro rispetto al progetto di convenzione, fra più comuni altopavesi, avviato già da qualche anno e che prevede, almeno nel periodo estivo, ronde notturne degli agenti di Polizia Municipale.

La sicurezza dei cittadini dovrebbe sempre essere messa al primo punto di ogni Amministrazione Comunale. È necessario che gli agenti siano presenti sul territorio affinché questo sia continuamente monitorato. Non sono sufficienti poche e sparute telecamere (di cui una puntata proprio davanti all’abitazione del nostro primo cittadino e un’altra, forse per puro caso, a coprire il suo studio di progettazione) a garantire il rispetto della legalità.
Rimaniamo invece esterrefatti per il basso livello a cui Aguzzi riesce a portare la discussione quando, riferendosi evidentemente a Galbarini, usa le parole “pappagallini forse imbeccati da qualcun altro”, insinuando che la contestazione del giovane Consigliere di Vidigulfo non sia farina del suo sacco.

E’ vero, noi di Sostieni Landriano siamo abituati, ormai, in Consiglio ad assistere alla caduta di stile di alcuni componenti della maggioranza, ma ci auguravamo che si trattasse di atteggiamenti e comportamenti limitati alla dialettica dell’aula consiliare. Dobbiamo invece constatare che le cattive abitudini dilagano e oltrepassano i confini del palazzo municipale per passare direttamente ai comunicati stampa rilasciati dal Sindaco.

E siccome il lupo perde il pelo… ma non il vizio, ecco che per l’ennesima volta Aguzzi aggredisce verbalmente un consigliere giovane (lo ha fatto in più occasioni con i suoi consiglieri), trattandolo da inetto e lasciando intendere che i giovani non abbiano sufficiente titolo per fare politica.
Forse dovrebbe ripensare a se stesso una trentina d’anni fa, quando aveva l’età di Galbarini e dei consiglieri più giovani di Landriano, prima di lasciarsi andare a certe esternazioni di cattivo gusto.

3.8.06

Chi fa da sè... ha la casa sicura?

Visto che il Comune di Landriano, avendo tolto la vigilanza notturna, se ne frega della sicurezza vostra e delle vostre case, cercate di seguire questi consigli per tutelare al meglio la vostra incolumità e la vostra casa.

LA SEGRETERIA TELEFONICA
Evitare di pubblicizzare troppo le assenze. Se si ha una segreteria telefonica, è opportuno non registrare messaggi dal tono vacanziero: meglio il classico "momentaneamente non siamo in casa".

LA CORRISPONDENZA ED IL MATERIALE PUBBLICITARIO
In mancanza del portiere o di un suo sostituto, lasciare le chiavi di casa ad un parente o ad un amico fidato, che possa passare di tanto in tanto a ritirare la posta e i giornali (il cui accumulo denota l'assenza dei destinatari) e a controllare che tutto proceda per il verso giusto. Anche l'accumulo di materiale pubblicitario nelle cassette postali è una spia dell'assenza del proprietario di casa, ma la cosa - come la magistratura ha già stabilito - si può impedire collocando sopra le cassette stesse un cartello con la scritta "E' vietato lasciare materiale pubblicitario" (se tutti sono d'accordo, in caso di comproprietà) oppure indicando il divieto sulle singole cassette (se vi sono differenti opinioni).

IL TAPPETINO
Specie negli immobili in condominio e sempre in mancanza di un portiere, bisogna stare attenti ai comportamenti di coloro che svolgono le pulizie di androni e di pianerottoli degli stabili. Infatti, qualche pulitore ha l'abitudine (quando non si tratta, addirittura, di un atto voluto e con uno scopo ben preciso) di lasciare - dopo aver pulito - il tappetino, specie se rigido, sollevato in alto o appoggiato vicino alla porta d'ingresso dell'unità immobiliare e questo, in assenza del proprietario, rappresenta un indizio che in casa non c'è nessuno. Quindi, se ci si accorge che l’addetto alle pulizie non ricolloca subito il tappetino davanti alla porta, è bene avvertirlo e chiedergli risolutamente di evitare tale comportamento, che rappresenta di per sé - come detto - un segnale utile ai ladri.

I NUOVI CONTATORI ENEL
Fare attenzione - ove già installati - ai nuovi contatori elettronici dell'Enel, che possono segnalare l'assenza dalla propria abitazione e rappresentare così un valido aiuto per coloro che progettano un furto. Infatti, questi nuovi congegni, con cui l'Enel ha deciso di sostituire i vecchi dispositivi, hanno una funzione inusitata: due spie luminose, poste sul lato sinistro del contatore, indicano il prelievo o meno di energia elettrica e - quando non c'è consumo da più di 20 minuti, ovvero quando ci si allontana da casa e si spengono diligentemente tutti gli elettrodomestici o si stacca il contatore - le due spie si accendono e restano accese fin quando il consumo non riprende. Proprio per la presenza di queste spie, è bene mettere in protezione i nuovi contatori, per esempio posizionandoli in armadietti a muro chiusi oppure in locali non accessibili agli estranei. Se questo non è possibile, si possono adottare altri accorgimenti, come lasciare accesa la spia luminosa del televisore che, avendo necessità di energia elettrica, impedisce - pur determinando un dispendio economico - che si accendano le due spie del contatore.

GLI INTERVENTI STRUTTURALI (GRATE, TAPPARELLE METALLICHE ECC.)
Eseguire interventi atti a migliorare la sicurezza dell'abitazione, quali: far apporre grate, tapparelle metalliche con bloccaggi o vetri antisfondamento alle finestre, installare porte blindate, apporre nuove serrature, lucchetti e catenacci alle porte, montare allarmi e telecamere. Per tutti questi interventi - ed altri similari - è possibile usufruire ancora (e fino al 31 dicembre 2006) delle detrazioni fiscali previste dalla legge.

GLI ACCORGIMENTI GENERALI
Ricordarsi che semplici accorgimenti possono essere molto efficaci (specie - ad esempio - in caso di cattivo funzionamento degli allarmi): lasciare in casa una radiosveglia attiva che suoni di tanto in tanto, installare una luce ad intermittenza che saltuariamente si accenda e si spenga, mettere dei coperchi o dei contenitori metallici dietro le porte e le finestre.

IL CONTROLLO PREVENTIVO
Eseguire un controllo sul buon ed efficace funzionamento dell'antifurto, che ha un ulteriore effetto deterrente sui ladri.

IL TELEALLARME
Richiedere alla Questura l'attivazione del teleallarme, dispositivo ausiliario di collegamento con il pronto intervento della Questura stessa. Il servizio di teleallarme, completamente gratuito e da richiedere tramite un semplice modulo scaricabile da Internet al sito www.poliziadistato.it (sezione documenti), può essere attivato con un dispositivo di allarme (omologato ai sensi della legge n. 46/90 e del D.M. n. 314/92) che prevede la diretta installazione di apparecchiature terminali con non più di due linee urbane. Con il teleallarme si ha la sicurezza di un rapido intervento della Forza pubblica. Unico accorgimento da seguire è quello di verificare sempre il buon funzionamento dell'impianto; infatti, falsi allarmi, dovuti a cattivo funzionamento dell'apparecchiatura o a negligenza del proprietario, sono passibili di denuncia ai sensi dell'art. 658 codice penale (procurato allarme).

LA VIGILANZA
Stipulare un contratto di vigilanza con una società privata, pattuendo anche il servizio di teleallarme, con intervento diretto dei "vigilantes".

IL CONTRATTO DI COMODATO
Per proteggere gli oggetti più rari e preziosi (quali, opere d’arte, libri o collezioni rare, gioielli antichi, quadri ecc.), si può darli in prestito (comodato) per mostre temporanee a Musei, Gallerie d'arte ecc.: in questo modo, si evita di lasciare tali valori nella propria abitazione.

Per attenuare, invece, le conseguenze di un furto è opportuno mettere in pratica le indicazioni che seguono:

L'INVENTARIO
Redigere un inventario di tutti gli oggetti di valore (per esempio gioielli) che si conservano nell'appartamento, allegandovi le relative ricevute fiscali (per l'assicurazione), se messe da parte (e, comunque, ricordarsi di farlo per gli acquisti futuri). Si può anche predisporre per ciascuna opera d'arte il "documento dell'opera d'arte". Tale documento, la cui redazione è suggerita proprio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri, può essere realizzato a cura diretta del proprietario per ogni pezzo e deve contenere indicazioni dell'oggetto, dell'autore, dell'epoca, della tecnica e del materiale utilizzato e delle sue dimensioni, nonché una breve descrizione. A tale scheda va allegata una foto o - se posseduta - una copia fotografica dell'opera, rilasciata dall'antiquario con retroscritta una dichiarazione firmata sull'autenticità dell'originale; va pure alegata la fattura o lo scontrino.

LA POLIZZA AD HOC
Stipulare una polizza assicurativa ad hoc per garantirsi in caso di avvenuto furto, leggendo con attenzione ogni singola clausola, in quanto se non vengono rispettate le condizioni previste (ad esempio, porte o finestre blindate, griglie alle finestre, maniglie antiscasso, cassaforte, idoneo sistema di allarme ecc.), la copertura assicurativa non è operante e si è pagato il premio invano. Alcune compagnie, infatti, non risarciscono il furto subìto se non vi è stato lo scasso ovvero se la "colpa" del sinistro è da attribuirsi in parte anche al danneggiato, il quale, per esempio, abbia dimenticato una porta o una finestra aperta o non abbia cambiato la serratura dopo aver perso le relative chiavi.

LA TEMPESTIVA DENUNCIA
Fare subito denuncia, orale o scritta, del furto subìto, presso la Forza pubblica (Questura, Commissariato di Pubblica Sicurezza, Compagnia o Stazione dei Carabinieri ecc.), specificando in apposito elenco tutti i beni e i documenti sottratti e, in caso di furto di opere d'arte, consegnando il "documento dell'opera d'arte", se predisposto. Gli anziani, i malati o i portatori di handicap possono avvalersi del recente servizio di "denunce a domicilio", telefonando al 113 e chiedendo l'assistenza di un agente presso la propria abitazione.

LA CONSULTAZIONE DELLA BACHECA
Consultare sul sito Internet della Polizia di Stato, all'indirizzo www.poliziadistato.it, la bacheca della refurtiva recuperata, con catalogo fotografico di vari oggetti ritrovati. Per poter recuperare i propri beni è indispensabile presentare una copia della denuncia di sottrazione ed essere in grado di descrivere dettagliatamente il materiale prima di procedere al riconoscimento. E' utile visionare anche il sito dei Carabinieri (www.carabinieri.it), ove è possibile consultare la sezione, realizzata dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, che ospita una banca dati delle opere d'arte rubate.

Via | Confedilizia.it