3.11.06

Basta ai rinvii del consiglio comunale aperto

Pubblichiamo sul blog la copia della nostra richiesta al Sindaco.

Alla cortese attenzione del SINDACO del Comune di LANDRIANO
Alla cortese attenzione del SEGRETARIO COMUNALE del Comune di LANDRIANO
Alla cortese attenzione del PREFETTO di Pavia

Oggetto: Convocazione consiglio comunale aperto – ns richiesta del 14-10-2006, a prot. N° 13090


In riferimento alla Sua risposta del 2-11-2006, a prot. N° 13924, desideriamo esprimere il nostro dissenso alla Sua decisione di rinviare la convocazione del Consiglio Comunale aperto.

Al di là delle varie verifiche sulla situazione fognaria richieste al CAP, la convocazione del consiglio comunale aperto ha come obiettivo la rappresentazione e discussione delle posizioni del Comune, del CAP e dei cittadini in merito agli allagamenti verificatisi nel mese di agosto, le cui cause sono sufficientemente dettagliate nella Relazione Tecnica del CAP, tra l’altro ricevuta dalla S. V. prima della nostra richiesta.

Dalla documentazione inviata dal CAP in data 28 settembre 2006 e a prot. del Comune di Landriano in data 12 ottobre 2006, si evince l’esplicita richiesta di trasmettere la relazione tecnica ai Gruppi Consiliari.
Le chiediamo ufficialmente di spiegare come mai questa richiesta sia stata ottemperata solamente il 2 novembre 2006 e cioè con 20 giorni di ritardo!

Le chiediamo di elencarci quale tipo di documentazione è stata richiesta al CAP (come più volte citato nella Sua del 2-11-2006, a prot. N° 13924) e di trasmetterci, qualora esistesse, la corrispondenza con la quale il Comune chiede tale documentazione.

Invitiamo pertanto la S.V, ad ottemperare alle normative ed a convocare il Consiglio Comunale aperto, assicurando come da noi richiesto la presenza dei rappresentanti del CAP , nell’ottica di una assoluta trasparenza, ma soprattutto per rispetto nei confronti dei cittadini che attendono risposte e l’opportunità di avere finalmente un confronto diretto con le istituzioni.

Nel caso di inosservanza dei termini di convocazione, chiediamo sin d’ora che provveda il Prefetto (che ci legge in copia), ai sensi dell’art 39 comma 5 del T.U.E.L..

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