15.3.09

I lavori di fine mandato: da sempre un "flop" per l'amministrazione Aguzzi.

Nel peggior modo di amministrare la cosa pubblica, si avvia alla conclusione questo mandato dell’Amministrazione Aguzzi.
La recentissima e diffusa polemica sul taglio di uno storico filare di alberi nel centro del paese, che ha fatto infuriare Minoranza, ecologisti ma, soprattutto, i Cittadini, ricorda tanto un altro scandalo avvenuto alla vigilia della scorsa tornata elettorale. Probabilmente pressati dalla necessità di dare alla Cittadinanza il “contentino” pre-elettorale, è consuetudine, per la compagine di Amministratori in carica al Comune di Landriano, avviare frettolosamente dei pubblici lavori che si concludono, come il tempo ha già dimostrato, in clamorosi “flop”. Il tutto a carico, ovviamente, dei Cittadini e delle finanze comunali.
Il parallelo tra gli affrettati lavori avviati lungo via Milano, per la formazione di una pista ciclabile e la sistemazione della riva della Roggia Bolognini, e quelli eseguiti, ai tempi, su Piazza Guido Rossa è eclatante: lavori iniziati in scadenza di mandato, condotti con estrema fretta per consegnare l’opera prima delle elezioni e caratterizzati da carenze, errori e difetti inaccettabili.
Per i lavori lungo via Milano sono stati frettolosamente abbattuti numerosi alberi decennali, che potevano essere salvati, come dimostrano le foto del progetto pubblicate dall’Amministrazione stessa; rovinata la sede stradale ed i marciapiedi per l’impiego di mezzi pesanti non adeguatamente manovrati; danneggiate condutture idriche, che hanno obbligato più volte all’interruzione della fornitura di acqua potabile; arrecato una situazione di pericolo alla cittadinanza, in quanto durante i lavori, non è stato approntato alcun cantiere ed alcuna misura di sicurezza a tutela dei lavoratori e di chi transitava in loco.
Quasi una perfetta analogia con quanto accadde con Piazza Guido Rossa: dopo essere stata utilizzata, per molti mesi, come deposito di centinaia di metri cubi di terra dal Comune stesso, fu ridonata alla Cittadinanza, proprio nel periodo delle scorse elezioni amministrative, grazie al ritmo spedito e serrato con cui furono condotti i lavori appena prima delle elezioni. Questo modo di svolgere i lavori ha portato, ovviamente, al risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti: pesanti deficit progettuali, carenze realizzative e una scarsissima attenzione alla manutenzione. I percorsi presentano una assurda discontinuità, concludendosi persino nell’erba e inducendo gli utilizzatori ad inventarsi passaggi alternativi tra le aiuole piantumate. Gli stessi camminamenti sono di difficile percorribilità, per le pendenze elevate e il fondo sdrucciolevole di alcuni tratti. Condizioni queste, che rendono difficile il godimento di questo ampio spazio verde urbano a disabili o persone con ridotte capacità motorie, contravvenendo alle prescrizioni di legge sulle barriere architettoniche in luoghi pubblici. Anche la fontana, fulcro della progettazione, suscita alcune perplessità perché è pericolosamente a raso col piano del viale ed il tentativo dell’Amministrazione di metterla in sicurezza riempiendola di sassi, non sembra particolarmente felice. Anche l’esperimento di impiantare una vegetazione composta da piante acquatiche si trasformò in un insuccesso totale, in quanto i vegetali appassirono assurdamente tutti, a causa della mancanza di acqua nella vasca.
Sicuramente anche l’assenza dell’impianto di illuminazione è una mancanza inaccettabile in una progettazione ex-novo ed ha favorito la comparsa di scritte vandaliche sui muretti in pietra al centro della piazza.
L’assenza di cestini, a cui l’Amministrazione ha cercato di porre rimedio solamente molti mesi dopo l’inaugurazione, è stato sintomo della superficialità e trascuratezza che hanno contraddistinto questo intervento pubblico.
Infine anche l’impianto di irrigazione presentava pesanti inefficienze: a pochi mesi dalla messa in opera, alcuni ugelli innaffiavano la strada, anziché l’erba.
Evidentemente dagli errori certa gente non impara nulla…