Comunicato Stampa
A seguito della presentazione di una interpellanza sullo stato attuale in cui versa Piazza Guido Rossa a firma del consigliere Bambacigno del gruppo consiliare “Sostieni Landriano”, la minoranza ha condotto un monitoraggio della situazione, avendo l’ennesima riprova dell’errato e non condivisibile “modus operandi” dell’attuale amministrazione di Piazza Garibaldi.
Già nelle fasi dalla sua faticosa e lunga realizzazione era evidente il modo di operare della Giunta Comunale di Landriano: “Quella piazza dopo essere stata utilizzata, per molti mesi, come deposito di centinaia di metri cubi di terra dal Comune, è stata ridonata alla città, proprio nel periodo delle scorse elezioni amministrative. La realizzazione della nuova piazza urbana è stato un vero e proprio travaglio: nel bel mezzo della campagna elettorale, i lavori sono parsi procedere a ritmo spedito e serrato, impegnando i lavoratori anche di sabato e di domenica.
Dopo le elezioni però, il ritmo dei lavori è stato stranamente rallentato, tanto da indurre il consigliere Bambacigno a ripetute interpellanze sullo stato di avanzamento dei lavori. In realtà tali azioni sono servite poco, infatti, a circa due anni dall’inizio di quest’opera sono ancora troppi i difetti e le incongruenze”.
Dalla presa coscienza di questo, è stato condotto uno studio dalla minoranza sullo stato attuale della piazza, dal quale sono risultate delle carenze progettuali, realizzative e manutentive ingiustificabili e inaccettabili in una nuova realizzazione.
In particolare i percorsi presentano una assurda discontinuità, concludendosi persino nell’erba, ed una difficile percorribilità, per le pendenze elevate e lo sfondo sdrucciolevole di alcuni punti. Condizioni queste, che renderanno difficile il godimento di questo ampio spazio verde urbano a disabili o persone con ridotte capacità motorie, nonostante ciò che impongano tutte le prescrizioni di legge sulle barriere architettoniche in luoghi pubblici.
Anche la fontana, fulcro della progettazione, suscita alcune perplessità tra i consilieri di minoranza: innanzitutto perché è a raso col piano del viale ed è priva di protezioni, creando così un potenziale pericolo, e poi perché la vegetazione composta da piante macrofite, piantumate subito dopo la presentazione dell’interpellanza della minoranza, è già completamente morta a causa della mancanza di acqua. In sede di consiglio, inoltre, il Sindaco ha dichiarato che alcune di queste piante sono persino state rubate dai cittadini.
Inoltre l’assenza dell’impianto di illuminazione rende inutilizzabile questo spazio urbano dopo le ore del tramonto. “Il fatto di non aver previsto nella progettazione un servizio così elementare e basilare come l’illuminazione per uno spazio urbano importante ci lascia allibiti. Se poi consideriamo i percorsi difficoltosi, i fondi sdrucciolevoli e la fontana a raso, l’assenza di luce diventa davvero un elemento discriminante per il godimento di questi spazi nelle ore serali”.
Un’altra carenza progettuale riscontrata sino a poche settimane fa era sicuramente l’assenza di cestini, che favoriva il comportamento scorretto degli utenti di abbandonare i propri rifiuti nel verde. Questa deficienza progettuale è molto grave ed è sintomo di una scarsa sensibilità ambientale, purtroppo sempre più diffusa, solo da poco sanata dall’Amministrazione. “Speriamo che le foto raccolte nel nostro studio, aprano gli occhi dei nostri Amministratori, e li convincano sulla necessità di installare dei cestini lungo tutte le principali vie del paese, per porre fine all’increscioso abbandono di rifiuti ovunque”.
Infine lo studio della minoranza si conclude con la segnalazione dell’inefficienza dell’impianto di irrigazione che, a pochi mesi dalla messa in opera, presenta già alcuni ugelli che innaffiano la strada, anziché l’erba.
Insomma “lo studio evidenzia una piazza non all’altezza di rispondere efficacemente ai requisiti che uno spazio pubblico richiede, forse perché progettata e realizzata troppo frettolosamente, forse perché pensata più per la campagna elettorale che per la cittadinanza. Peccato, però, che i soldi impiegato fossero quelli dei contribuenti”.
30.9.05
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