In queste elezioni è in gioco il futuro della nostra società così come noi la concepiamo.
Se vogliamo evitare, il 10 aprile, di svegliarci in un mondo alla rovescia dobbiamo spendere tutte le nostre forze.
Se la Lega non otterrà un eccellente risultato, se dovesse prevalere la sinistra, la nostra società, il nostro mondo verrebbero irrimediabilmente scardinati.
La prima a cadere sarebbe la famiglia così come da secoli noi la concepiamo, subito sostituita dalla famiglia omosessuale.
Poi sarebbe la fine delle nostre imprese, della nostra piccola imprenditoria strozzata dalla sleale concorrenza in primo luogo dei cinesi, senza che nessuno abbia messo dei limiti.
E poi tutti gli sforzi che abbiamo fatto democraticamente per arrivare al federalismo istituzionale sarebbero a rischio.
E il nuovo passo che ci attende, la conquista del federalismo fiscale, e cioè che i soldi rimangano laddove vengono prodotti con il lavoro, sarebbe sbarrato. Dovremmo ricominciare da capo le estenuanti battaglie che abbiamo condotto fin qui.
La sorte mi ha ferito, ma non vinto. Ancora una volta, padani, vi chiedo di non lasciare decidere ad altri il nostro destino. Mai senza di noi dove si decide di noi! La lotta che abbiamo condotto e che ancora conduciamo e condurremo per evitare che il nostro mondo sia rovesciato, i nostri sogni distrutti, le nostre speranze calpestate, richiede il contributo di tutti.
Come sempre: porta a porta, strada per strada, svegliate chi vi sta accanto e convincetelo.
Abbiamo combattuto e combattiamo contro l’invasione degli immigrati clandestini non solo per difendere la nostra Padania, ma tutto il Continente. L’Europa dei burocrati, l’Europa Superstato scricchiola, perché si appoggia sugli Stati nazionali ridotti male in arnese dai debiti.
Quindi ci dobbiamo impegnare tutti per un voto contro il mondo alla rovescia.
Umberto Bossi
Se vogliamo evitare, il 10 aprile, di svegliarci in un mondo alla rovescia dobbiamo spendere tutte le nostre forze.
Se la Lega non otterrà un eccellente risultato, se dovesse prevalere la sinistra, la nostra società, il nostro mondo verrebbero irrimediabilmente scardinati.
La prima a cadere sarebbe la famiglia così come da secoli noi la concepiamo, subito sostituita dalla famiglia omosessuale.
Poi sarebbe la fine delle nostre imprese, della nostra piccola imprenditoria strozzata dalla sleale concorrenza in primo luogo dei cinesi, senza che nessuno abbia messo dei limiti.
E poi tutti gli sforzi che abbiamo fatto democraticamente per arrivare al federalismo istituzionale sarebbero a rischio.
E il nuovo passo che ci attende, la conquista del federalismo fiscale, e cioè che i soldi rimangano laddove vengono prodotti con il lavoro, sarebbe sbarrato. Dovremmo ricominciare da capo le estenuanti battaglie che abbiamo condotto fin qui.
La sorte mi ha ferito, ma non vinto. Ancora una volta, padani, vi chiedo di non lasciare decidere ad altri il nostro destino. Mai senza di noi dove si decide di noi! La lotta che abbiamo condotto e che ancora conduciamo e condurremo per evitare che il nostro mondo sia rovesciato, i nostri sogni distrutti, le nostre speranze calpestate, richiede il contributo di tutti.
Come sempre: porta a porta, strada per strada, svegliate chi vi sta accanto e convincetelo.
Abbiamo combattuto e combattiamo contro l’invasione degli immigrati clandestini non solo per difendere la nostra Padania, ma tutto il Continente. L’Europa dei burocrati, l’Europa Superstato scricchiola, perché si appoggia sugli Stati nazionali ridotti male in arnese dai debiti.
Quindi ci dobbiamo impegnare tutti per un voto contro il mondo alla rovescia.
Umberto Bossi
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