10.9.08

Prosegue la protesta dell' opposizione in consiglio comunale!

LANDRIANO – Il Gruppo Consiliare “Sostieni Landriano” ha portato avanti la protesta già iniziata durante la scorsa seduta del Consiglio Comunale, non presentandosi in blocco all’adunanza tenutasi Mercoledì 28 Novembre. Nella seduta di settembre la Minoranza aveva abbandonato l’aula a seguito dall’irruento intervento del Sindaco Aguzzi che aveva zittito, in malo modo, il Consigliere Stefania Pent che si apprestava a fare un intervento. Cosicché Pent, impossibilitata a continuare nell’esposizione, abbandonò l’aula consiliare seguita dall’intero gruppo di Minoranza.
“Questi atteggiamenti del Sindaco Aguzzi, che si ripetono in modo frequente,” – continua il comunicato della Minoranza – “dimostrano la sua incapacità a gestire correttamente lo svolgimento del Consiglio Comunale. Proprio per questa ragione abbiamo più volte sottolineato all’Amministrazione la necessità di dotarsi di un idoneo Regolamento di Consiglio Comunale. Senza tale strumento l’unica cosa che è garantita è la più totale assenza di democrazia durante lo svolgimento della seduta consiliare: come Minoranza non sentiamo minimamente tutelati i nostri diritti di consiglieri e, quindi, i diritti di tutti i cittadini che ci hanno votato. Per questa ragione, come segno di una presa di posizione forte, decisa, cosciente e coesa, nei confronti di una situazione divenuta insopportabile, abbiamo deciso di astenerci da quest’ultimo appuntamento in Consiglio Comunale”.
La Minoranza contesta, innanzitutto, l’accentramento del ruolo di Sindaco e di Presidente del Consiglio nella stessa persona: “Aguzzi dimostra di essere palesemente inadeguato al ruolo di coordinatore ed “arbitro super partes”: Siamo stati più volte costretti ad assistere a scene del Sindaco che picchia i pugni sul tavolo, insulta impunemente i Consiglieri della Minoranza, approfitta indebitamente della sua posizione di potere per fare dichiarazioni che esulano dagli argomenti trattati, che urla con l’aria stravolta come se avesse perso il controllo di sé. Figuriamoci come sia possibile, con questi atteggiamenti, mantenere il controllo del Consiglio ed assicurarne il corretto e democratico svolgimento. In queste condizioni, continuando a lasciare la conduzione del Consiglio Comunale al libero arbitrio del Sindaco, si distrugge ogni principio di democrazia e si vanifica il significato e l’importanza di questo importante momento della vita politica del paese”.
Un altro aspetto assolutamente non trascurabile è la mancanza del Regolamento del Consiglio Comunale, nonostante la Minoranza ne solleciti la redazione da anni e a dispetto dell’esistenza di una Commissione per il Regolamento appositamente costituita e, purtroppo, caduta nel dimenticatoio da quasi un anno: “La sordità del Sindaco Aguzzi alle nostre richieste, di dotare il Comune di un Regolamento di Consiglio Comunale, sottopone ogni dibattito al libero arbitrio, senza regole, del nostro Sindaco: proprio la mancanza di equilibrio e di equidistanza del Sindaco ne dimostra l’incapacità di svestirsi del ruolo di politico ed entrare in quello di Presidente. Per queste ragioni riteniamo che andrebbe presa in seria considerazione un’ipotesi che già avevamo avanzato, in sordina ed in modo del tutto informale, al manifestarsi delle prime intemperanze: che il Sindaco prenda atto della situazione e passi il testimone ad un suo consigliere di fiducia affinché lo sostituisca nel suo ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, ovviamente dopo aver provveduto in tempi rapidissimi alla revisione in tal senso dello statuto e conseguentemente alla stesura da parte della Commissione di un buon regolamento da sottoporre all’approvazione dello stesso Consiglio. Riteniamo che questo sarebbe un atto di grande responsabilità che potrebbe restituire credibilità ed autorevolezza ad una figura che, per la sua condotta istituzionalmente discutibile, non sta certo offrendo un’immagine onorevole di sé”.
La Minoranza afferma, infine, di avere già provveduto ad avanzare numerose segnalazioni a vari organi istituzionali di come gli atteggiamenti e l’operato del Sindaco Aguzzi, di molti esponenti della Maggioranza e dell’Amministrazione in generale rendano l’attività della Minoranza impossibile e ledano, pertanto, i principi democratici di governo del paese. “Il problema, infatti, si è manifestato fin dalle prime riunioni del consiglio comunale:” – commentano i consiglieri di Minoranza – “più volte in questi tre anni di mandato siamo intervenuti per invitare il Sindaco a moderare i toni e rientrare nei canoni di un dibattito che, per quanto vivace e partecipato, deve rimanere corretto e democratico. Perfino i consiglieri di maggioranza, a volte, si sentono in dovere di intervenire per arginare gli eccessi del primo cittadino. Purtroppo, di fronte all’inerzia della Prefettura di Pavia alle nostre denunce ed ai nostri continui ed insistenti solleciti, ci chiediamo come fa un cittadino ad avere fiducia nelle Istituzioni quando persino noi Consiglieri, che dovremmo essere i rappresentati popolari, non veniamo ascoltati dagli organismi appositamente preposti? Ancora una volta assistiamo alla triste dimostrazione che è possibile evadere la legge senza che venga adottato nessun provvedimento!”.

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